Va, pensiero, sull'ali dorate
Va, ti posa sui clivi, sui colli
Ove olezzano tepide e molli
L'aure dolci del suolo natal
Del Giordano le rive saluta
Di Sione le torri atterrate
O mia patria sì bella e perduta
O membranza sì cara e fatal
Arpa d'or dei fatidici vati
Perché muta dal salice pendi?
Le memorie nel petto raccendi
Ci favella del tempo che fu
O simile di Solima ai fati
Traggi un suono di crudo lamento
O t'ispiri il Signore un concento
Che ne infonda al patire virtù
Che ne infonda al patire virtù
Che ne infonda al patire virtù
Al patire virtù